di Giovanni de Bellis
L’estremismo è il virus mentale che avvelena la società civile: qualsiasi estremismo, religioso, politico, persino calcistico. Qualcuno si era illuso, come Francis Fukuyama, che la Storia fosse finita negli anni 90 del secolo scorso con il trionfo della liberaldemocrazia e dell’economia di mercato. Qualcuno si era illuso, come la Merkel e Berlusconi, che l’interdipendenza economica avrebbe spinto la Russia e la Cina a liberalizzarsi, a sostituire i regimi con le liberaldemocrazie. Non è andata così: Putin ha lanciato da anni un’opa armata nei confronti dell’Europa orientale autoincoronandosi difensore e protettore dei valori tradizionali minacciati dal liberalismo; Xi Jinping ha lanciato da anni un’opa coloniale nei confronti dei Paesi più fragili nel mondo attraverso la Belt and Road Initiative, la via della seta del XXI secolo, e ora promuove la Global Security Initiative, per assegnare alla Cina il ruolo di protagonista nella sicurezza del mondo secondo le regole della Cina, secondo il modello del business senza diritti. Come negli anni della seconda guerra mondiale, uomini straordinari, qual era Winston Churchill, si opposero a qualsiasi accordo con il tiranno, come dimostrò il fallimento del vile patto di Monaco del 1938, così oggi uomini straordinari e popoli coraggiosi si oppongono a qualsiasi patto con i tiranni, dai cittadini di Hong Kong e Taiwan ai cittadini ucraini.
Eppure i tiranni di qualsiasi fede e colore trovano proprio in Europa e negli States alleati trasversali: da destra a sinistra, dalle leggi liberticide in Ungheria e nell’America profonda alla cancel culture e all’oikofobia dei cattivi maestri nelle scuole e nelle università inglesi e delle East and West Coast. Trovano le tirannie sponde facili e sottomesse nei fanatici ideologizzati e nei populisti benaltristi: da destra a sinistra è una carrelata di filoputiniani mascherati da pacifisti; dai mezzi globali di controllo e di manipolazione agli slogan dei populisti valvassori e valvassini italiani è una carrelata di ammiratori del sistema cinese.
Esistono i virus che avvelenano i corpi e i virus che avvelenano le menti: l’estremismo è tra questi. E come i primi hanno trovato nella Storia l’opposizione di medici e infermieri eroici, così i virus che avvelenano le menti hanno trovato l’opposizione di uomini fermi nei loro valori di libertà, responsabilità individuale e di un rapporto non subalterno tra Stato e Cittadino. Sono, ad esempio, i partigiani azzurri di Fenoglio, sono Johnny e Milton, sono liberali, monarchici e repubblicani, di destra o di sinistra ma non estremisti. Sono i partigiani più silenziosi, quelli meno autocelebrativi, tanto che ancora oggi non tutti sanno che Milton e Johnny non erano rossi: combattevano il fascismo come avversavano il comunismo. Sono i partigiani più silenziosi, tanto che ancora oggi gli opportunisti si appropriano dei loro nomi.
II 25 aprile passalo con Milton e Johnny.