L’orribile morte ad Alba di Issa Loum e Mamadou Saliou Diallo per asfissia, causata alle condizioni estreme del rifugio al freddo che si erano ricavati, deve, per l’ennesima volta, accendere i riflettori sulla situazione abitativa disastrosa nella nostra Città. Affitti carissimi, pochissimi immobili sul mercato immobiliare, nessuna tutela per i locatori, oltre a un problema di razzismo sistemico e diffuso purtroppo ancora presente e tangibile, che aumenta la difficoltà delle persone straniere a trovare una sistemazione. In più, per una città come Alba, che necessita di molti lavoratori stagionali per le campagne e la ristorazione, è impensabile sostenere le necessità di una prima accoglienza solo sulle spalle del centro di Via Pola come è attualmente.
Auspichiamo che celermente l’amministrazione possa garantire un luogo caldo e dignitoso a ogni persona e che possa finalmente mettere mano alla questione abitativa istituendo un fondo di garanzia comunale e una stretta e strutturata collaborazione con le realtà e gli operatori del terzo settore che si occupano di accoglienza e integrazione, che possa al contempo tutelare i locatori e permettere a chi ne ha necessità di accedere al diritto alla casa a prezzi dignitosi. Inoltre, andrebbero incentivate le soluzioni di co-housing. La questione abitativa non è solo un’emergenza, ma un problema strutturato a causa di negligenze. Ci auguriamo davvero di non assistere più a una tragedia simile.
Giacomo Prandi e Alice Depetro